23 research outputs found

    Teaching anthropology with and to designers: notes from the field

    Get PDF
    This article discusses the Author’s experience of teaching anthropology to and with designers at a Design faculty. Through the illustration of mutual false expectations and productive frictions, the article illustrates the progressive development of a methodology to teach anthropology to designers and to collaborate across disciplines. In so doing, the article also identifies the peculiarities of the ‘anthropological approach’ by emphasizing the importance of cross-scale interactions in the analysis of phenomena and the role of theory in making ethnography and, therefore, in supporting designers to make their work. The main argument is that theory and practice are not dichotomous, rather they are co-implicated because theoretical innovation is at the basis for design practices. The article concludes explicating the ways in which anthropology can be useful to design students, even if in forms that are different from those usually expected or imagined

    Etica e progettazione europea. Uno studio di caso

    Get PDF
    In questo articolo vengono discussi gli aspetti etici, con particolare riferimento al GDPR, di un studio di caso (finanziamento ERC) di progettazione europea. Attraverso una ricostruzione etnografica del processo, delle negoziazioni, dei dubbi e delle frustrazioni, il tentativo è quello di decostruire l’etica come un campo che pertiene strettamente alla dimensione legale o amministrativa, ma mostrare come tali dimensioni dipendano da elementi socio-politici locali, nazionali, europei e globali. Nell’articolo viene data rilevanza a due aspetti principali. Uno è il significato da dare all’etica, come insieme di norme rigide oppure come un incoraggiamento ad aprire un discorso sull’etica, significato da cui deriva il posizionamento della comunità antropologica. L’altro aspetto è quello delle peculiarità della ricerca antropologica rispetto alla definizione normativa di ‘dati’.This article discusses the ethical aspects, with particular reference to the GDPR, of a case study (ERC funding) of European project. Through an ethnographic reconstruction of the process, negotiations, doubts and frustrations, the attempt of this article is to deconstruct ethics as a field that pertains strictly to the legal or administrative dimension, showing how these dimensions are intertwined with socio-political elements at the local, national, European and global level. The article emphasizes two main aspects. One is the meaning to be given to ethics, as a set of rigid rules or as an encouragement to open a discourse on ethics, from which derives the positioning of the anthropological community. The other aspect discusses the peculiarities of anthropological research with respect to the normative definition of 'data'

    Analysis of 1321 Eubacterium rectale genomes from metagenomes uncovers complex phylogeographic population structure and subspecies functional adaptations

    Get PDF
    Funding This work was supported by NIH NHGRI grant R01HG005220, NIDDK grant R24DK110499, NIDDK grant U54DE023798, and CMIT grant 6935956 to C.H., and by the European Research Council (ERC-STG project MetaPG-716575), MIUR “Futuro in Ricerca” RBFR13EWWI_001, the European Union (H2020-SFS-2018-1 project MASTER-818368 and H2020-SC1-BHC project ONCOBIOME-825410), and the National Cancer Institute of the National Institutes of Health (1U01CA230551) to N.S. Further support was provided by the Programma Ricerca Budget prestazioni Eurac 2017 of the Province of Bolzano, Italy to F.M., and by the EU-H2020 (DiMeTrack-707345) to E.P. and N.S. D.B., S.H.D., P.L., A.W.W. and The Rowett Institute received core funding support from the Scottish Government Rural and Environmental Sciences and Analytical Services (SG-RESAS). Availability of data and materials All datasets used in this study are publicly available and matched with their respective PMID (Additional file 5). The high-quality E. rectale MAGs in fasta format and a metadata file are available at http://segatalab.cibio.unitn.it/data/Erectale_Karcher_et_al.html and in the following Zenodo repository: https://doi.org/10.5281/zenodo.3763191 [80]. The two new isolate genomes L2–21 and T3BWe13 have been uploaded to NCBI and can be found in RefSeq under the accession numbers GCF_008122485.1 [81] and GCF_008123415.1 [82], respectively.Peer reviewedPublisher PD

    Ruolo della idrocinesiterapia nella riabilitazione delle protesi di ginocchio

    No full text
    Obiettivo dello studio è quello di valutare l’efficacia dell’esercizio terapeutico in acqua in soggetti operati di protesi di ginocchio. Lo studio è stato eseguito su un campione di 50 pazienti. Il campione, omogeneo per quadro anatomo-patologico (gonartrosi primitiva) e tipo di protesi impiantata (tipo Scorpio) è stato suddiviso in due gruppi, ciascuno di 25 pazienti (l’assegnazione è stata randomizzata): un gruppo ha svolto solo rieducazione in palestra, l’altro gruppo ha eseguito anche idrocinesiterapia in piscina termale. Tutti i pazienti sono stati valutati con Scheda di Barthel e Scheda “Knee Society”: all’ingresso in riabilitazione, alla fine del trattamento riabilitativo (a 3 settimane) ed a 3 mesi alla fine dello stesso. I risultati ottenuti sono stati valutati con test “t” di Student. I pazienti, a cui è stato inserito nel percorso riabilitativo un protocollo di rieducazione in acqua, hanno presentato un recupero maggiore e più precoce rispetto a coloro che non hanno seguito un programma in piscina, specialmente nelle prime fasi di trattamento. Questo è evidenziato sia dall’incremento dei punteggi KS a tutti i controlli, sia dalla riduzione dei punteggi Barthel a tre settimane dall’inizio della riabilitazione. A tre mesi di distanza tutti i pazienti sono risultati in grado di eseguire le ADL normalmente, ma risulta significativa la differenza del punteggio KS tra i due gruppi. Da tutto questo possiamo evincere che l’idrocinesiterapia si dimostra un valido strumento nel percorso riabilitativo dei pazienti operati di protesi di ginocchio, poiché “accelerandone” il recupero ne rende possibile un precoce reinserimento nella vita quotidiana
    corecore